Momenti di Gloria: Gli Allegri Burloni del Wellington.

Sempre più in crisi con la scrittura torno sui miei passi e cerco, per quanto possibile, di rispolverare alcuni deliranti momenti della mia vita passati.

Di seguito vi ripropongo il glorioso resoconto di un'”allegra” serata. E’ pur sempre la vigilia di San Patrizio…

Wooo-hooo! Un lunedì da incorniciare. Al Wellington ho assistito ad una delle serate più divertenti (e dunque più compromettenti) della mia vita! Ore di folle esistenza all’interno di un locale che è stato teatro di massime, insulti e porconi a go-go. Insomma, una serata “da veri uomini”! O quasi…

Inizio serata: Wellington semi-deserto; cosa piuttosto insolita vista l’assidua presenza di beoni nei giorni precedenti. Neanche il tempo di guardarsi intorno e cominciano a materializzarsi i primi clienti. Evidentemente nessuno, apparte me, resiste al richiamo di una Tennent’s in compagnia. Tutti, ragazzi e ragazze (più o meno giovani) ad assaporare il gusto della “bevanda ch25032008e trae dal primaveril malto il suo sapore”. I nostri non sono da meno e allora: cosa fare per cominciare bene la serata? Una media in compagnia, e cosa sennò? Naturalmente il sottoscritto per tutta la serata non ha preso niente tenendo fede ai suoi principi e alla sua fama di “hombre vertical”…Sono proprio uno stronzo, eh? Ma qualcuno lo doveva pur (non) fare. Altrimenti come cazzo vi sognavate un resoconto del genere?!

21:30 Secondo giro dibberra. Poco per volta i ragazzi cominciano ad avvicinarsi al meraviglioso mondo dell’ebbrezza tanto da indurre Teo a dichiarare:”Ma perchè Dio non ci ha creati sbronzi?“. Ah, una doverosa precisazione: il Boldo ha già ceduto. O meglio, la sua già contorta psiche ha raggiunto il punto di non ritorno. Da questo punto in poi scordatevi il Boldo di sempre. Quello dei discorsi di senso incompiuto, dei “cavoletti bruxelliani”, della “Radiomaria” e dei “Ma Pasquale Olcelli…” è finito per dar vita a…

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Ancora più stordito, ancora più volgare ma soprattutto: più inconcludente ed insensato che mai!25032008(008) Tanto da aggiungere ai suoi credits la massima:”Ti amo come la mia follia!” Oltre a lui però, c’è un’altra persona che forse, colpita dall’aurea di S.Patrizio -visto che è ingegnere (in erba)- ha tirato fuori il meglio (peggio?) di se stesso: Pippo!

Anche lui, come Boldo, ha lasciato le sue vesti di ragazzo a modo (salvo rotti & scureggie) per trasformarsi nel più demente dei beoni. Sue sono le prime avvisaglie di degenero poi tramutatesi nel nuovissimo gioco da tavolo “Sgracchia nel Bicchiere”. Da non sottovalutare anche il Bigna che al terzo giro di Tennent’s (stavolta normale, non Super) chiese alla barista:”Una Bionda piccola…e sessualmente eccitata!”

Ma per nostra (s)fortuna le donne non ricopriranno un ruolo da comprimarie. Alcune di esse diventeranno bersaglio di insulti quali “Menatela di meno!” “Non ti si può vedere!” “Mi fai schifo!” e di fini apprezzamenti quali:”Bèla fiiiiiiiigliuola!”, “Appperò! Che gnocca!” e così via…

Ad un certo punto avviene l’imprevisto: Boldo e Fumo incrociano le due pulzelle a cui puntano da tempo ed iniziano una nuova serie di peripezie che lasceranno a bocca aperta il sottoscritto ma anche i diretti interessati. Naturalmente dopo che avranno smaltito la sbornia…

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Si propone una scommessa: una partita di calcetto per convincere le due ragazze ad uscire con noi. Il tutto attraverso un foglietto. Ma ormai Fumo, Pippo e Boldo non sono più in grado di scrivere e io sinceramente volevo godermi (da sobrio, lo ricordo) la scena. Non vorrò rovinare una situazione così divertente da passare per salvatore della situation, vi pare?

I ragazzi non riuscivano più a scrivere. Tanto da far comparire sui post-it -sottratti con abile colpo di mano al bancone (non è assolutamente vero)- alcuni geroglifici di difficile interpretazione. “Scrivo io, porco…(finisce con rima)!”, “Scrivo una biro”. Nessuno ci sta più capendo niente e l’alcool la fa da padrone sparando sulla croce rossa. La tenuta dei nostri non ha mai avuto una soglia molto elevata e, comunque, il Boldo non regge proprio un cazzo!

Ormai anche i freni inibitori sono saltati e Fumo -che a tratti sembrava essere il più sano- si auto-presenta alla sua bella rimediando dapprima la sua conoscenza ed in seguito un non precisato 2 di picche. Mistero non ancora svelato. (Malu, aspetta a tirare fuori la tua carta sullo schermo…).

Poco dopo, Boldo, preso da senso di colpa per qualcosa che non doveva dire [ha parlato?! E come ci è riuscito?!] esce disperato. Non farà più ritorno nel locale anche Fumo, che doveva assisterlo.

Nel locale, Pippo, dopo una rilassante pisciatina in un “ba25032008(005)gno all’aperto” -un vaso di terracotta, pare(foto a destra, contestatissima!)-rientra e comincia il suo personale tour de force di idiozie e sgracchiate concluse con un:”Se sappi della mia ubriacatura t’inculo!” (forse diretto a me…o a tutti i presenti, bah?!). Ah, dimenticavo. Stava ridendo per una cosa della quale non riesco ancora a capacitarmi.”Ahahah! Pisciano come nei film…” disse.

Finalmente, verso le 0.30 i ragazzi cominciano a rinsavire e notiamo con sorpresa che con Boldo e Fumo c’è una ragazza. Manuela, la quale impietosita decise di dare una mano ai due sventurati. Ma cos’è, più sei messo male e più successo hai con le donne?!

Brilli come non mai Berno, Bigna e Pippo, seguiti dal sottoscritto -imperterrito ad annotarsi ogni massima da loro proferita- prendiamo e scappiamo verso il Gipsy per mangiare. Durante il viaggio Pippo si rende conto che manca qualcosa. Il suo “telefonico”. Fortunatamente l’allarme è rientrato: quel coglionazzo l’aveva lasciato nel giubbotto. Accortosi poi della presenza del suo “telefonico” si lasciò andare ad un’attenta riflessione sulla sua vita:”Non amo molto vivere…ma…Teo, se mi porti a casa mi faresti un piacere…”. Arrivati, trascino Pippo -che ha viaggiato con un ombrello in culo, salcazzo!- nel locale e mi dice: “Ahahah! non vorresti vedermi ubriaco più spesso? Fatti anche tu un goccio!”

No Pippo, meglio di no. Queste serate sono da ricordare ed è a questo che servo…e devo appunto ricordare un’ultima tua cosa:

“Dio, le bestemmie che ho detto stasera non valgono!”-Pippo

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P.S: Boldo il giorno dopo:”Uff, ieri sono stato proprio male. Devo smetterla con le patatine!”

Non ho parole…

~ di Ale Chiaz su 16 marzo 2009.

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